Grimaldo Casalnuovo 19-12-1906 23-10-1992
Cari Centauri,
Sono nato a La Spezia il 19 dicembre 1906 da papà Giuseppe, ufficiale di Marina, e mamma Amelia. Papà mi aveva avviato ai migliori studi possibili, ingegneria a Pisa, ma la mia passione per il volo mi ha spinto a lasciare al secondo anno per arruolarmi nella neonata Regia Aeronautica Militare. Sono stato incorporato nell’agosto 1926 nel secondo anno del Corso Centauro, già trasferito nella nuova sede dell’Accademia Aeronautica di Caserta.
Finalmente, nel giugno 1928, sono diventato Sottotenente della Regia Aeronautica, conseguendo il brevetto di pilota d’aeroplano e quello di pilota militare il 20 giugno 1929 presso la Scuola di Volo di Capua. Che bel traguardo! Subito dopo sono stato trasferito alla Scuola di Osservazione Aerea di Vigna di Valle, presso il lago di Bracciano, per il passaggio sugli idrovolanti. Il corso è stato duro, ma con determinazione ho completato la conversione e, come primo incarico, sono stato assegnato alla 146ª Squadriglia Idro di Pausania dell’allora Aeronautica Basso Tirreno, per poi essere trasferito ad Augusta, in Sicilia, nel marzo 1930.
Il mio primo periodo di servizio si è svolto principalmente tra Sardegna e Sicilia, dove ho conosciuto la mia futura compagna di vita, Giuseppa di Pachino. Ai miei tempi ci si poteva sposare solo dopo i trent’anni, ma io e la mia bella non volevamo aspettare, e così siamo convolati a nozze solo religiose già nel 1931. Questo, però, ha molto indisposto i miei superiori. Se la disciplina e l’ordine sono alcune delle caratteristiche necessarie per fare il pilota, devo ammettere che ne difettavo abbastanza, come mi è stato più volte rimarcato dai miei superiori. Comunque, alla fine l’Aeronautica Militare ha accettato le nozze ed ho continuato a volare nei gruppi della Sardegna e della Sicilia. In questo periodo mi sono anche dedicato agli studi, laureandomi in Scienze Politiche presso l’Università di Cagliari nel novembre 1937.
Nel 1938 sono stato nominato Comandante della 28ª Squadriglia di Osservazione Aerea a Pisa, per poi frequentare la Scuola di Guerra Aerea nella bellissima e nuova sede di Firenze. Al termine, sono stato trasferito in Albania, a Tirana.
Durante il secondo conflitto mondiale non si può dire che io sia stato alla scrivania! Infatti, una prima volta sono stato insignito di Croce di guerra al valor militare perché, come capo equipaggio di un velivolo da combattimento, ho partecipato volontariamente ad azioni belliche contrastate da pesante contraerea nei cieli della Grecia (novembre 1940 - aprile 1941). Poi mi sono guadagnato una Medaglia di bronzo al Valor Militare per aver partecipato a ricognizioni strategiche in territorio nemico, riuscendo a rientrare durante un volo notturno con il velivolo colpito in più parti e un ferito a bordo nei cieli del Mediterraneo (giugno 1941 - novembre 1942).
Infine, in un crescendo, ho ricevuto la Medaglia d’argento al Valor Militare perché, nell’Egeo, sono stato abbattuto da un Beaufighter inglese il 16 giugno 1943, poco al largo delle coste della Turchia e purtroppo un membro dell’equipaggio fu ucciso: un grande dolore. Comunque riuscii, seppur ferito, ad ammarare il mio Cant Z-1007 in fiamme molto vicino alla costa, permettendo al mio equipaggio, alcuni dei quali feriti, di salvarsi. Il mio equipaggio ed io fummo internati in Anatolia e riuscimmo a rientrare in Patria il 30 luglio 1943.
Dopo l’armistizio dell’8 settembre, ho preso una decisione difficile aderendo alla Repubblica Sociale, prestando servizio fino al marzo 1945 nell’Ufficio Stampa e Propaganda delle Forze Armate della R.S.I. Non rinnego la mia scelta, ma alcune delle violente derive non facevano parte del mio mondo e, quindi, mi sono attivato più volte per salvare le vite di ufficiali, partigiani e cittadini di fede ebraica. Il 13 maggio 1945 mi sono presentato alla 3ª Zona di Aerocoperazione Tattica (Z.A.T.) e sono stato reintegrato nei ranghi della Regia Aeronautica. Il 9 marzo 1948 ho prestato giuramento alla neonata Repubblica Italiana.
In questo periodo fui collocato in ausiliaria e richiamato in servizio più volte, in attesa che il processo per collaborazionismo avesse luogo; esso terminò nel 1952 con l’assoluzione perché il fatto non sussisteva.
Terminata la mia parentesi nell’Arma Azzurra nel febbraio 1963, mi sono dedicato alla mia antica passione: la poesia. Ho anche pubblicato una mia raccolta! È una passione che ho sempre alimentato. Se avete avuto la fortuna di leggere il librone del MakP100 del corso Centauro, gran parte delle poesie, prose e disegni sono opera mia sotto lo pseudonimo di Casaldo Grimalnuovo. Non mi sono sforzato molto a trovarlo ma è efficace!
Cercate di essere sempre voi stessi e di perseguire le vostre passioni, oltre al volo, che comunque resta sempre la massima delle passioni.
Buona fortuna, Centauri!