Il contesto storico
La guerra ancora in corso e le limitazioni delle clausole armistiziali non avevano consentito di effettuare un reclutamento per il 1944. Solo nell'autunno del 1945 fu possibile bandire un concorso per l'ammissione alla 1^ classe di 15 allievi che andarono a costituire, come vedremo, il corso Centauro II, che cominciò la sua vita a Nisida, dove l'Accademia si era trasferita il 20 novembre 1945.
La sede di Nisida venne scelta in un momento particolarmente difficile, sotto la spinta dell'urgenza e perciò con un criterio di assoluta provvisorietà. E certamente nessuno, in quel mese di novembre del 1945, nel corso del quale venne definitivamente deciso e attuato il trasferimento da Brindisi, avrebbe mai potuto supporre che in una stretta fascia di terra di soli quattro ettari, fra il costone settentrionale dell'isola e il mare, sarebbero stati formati, istruiti e licenziati ben 17 corsi, dal Centauro II allo Zodiaco II.
Il compito veramente gravoso di realizzare il trasferimento e di organizzare il lavoro dell’Istituto a Nisida fu assunto dal T.Col. Paolo Salvadori che aveva le attribuzioni di Comandante dal 30 maggio 1945.
La ripresa dei corsi poté aver luogo a metà febbraio 1946, con il gruppo degli allievi dell'Aquila II non ancora licenziati e con il corso di nuovo reclutamento Centauro II. Il concorso era stato bandito nell'estate del 1945 con il consenso delle autorità alleate e si era svolto in piena regolarità, secondo le norme dettate dalla vecchia legge ordinativa, sempre in vigore. I concorrenti, una sessantina circa tutti del centro-sud, furono sottoposti a visita presso l'Istituto Medico Legale di Napoli, che aveva ripreso il suo funzionamento, e quindi alla prova scritta di italiano. Dopo un tirocinio preliminare di trenta giorni, i candidati furono sottoposti alla prova orale di matematica e quindi i vincitori, in numero di 15, furono ammessi al corso, che ebbe inizio il 16 febbraio. Il numero limitato di allievi, che tuttavia veniva incrementato da elementi provenienti ancora dal Nord, facilitò l'opera organizzativa, comunque difficile. Il grande fabbricato del vecchio convalescenziario, ampliato con una nuova costruzione, accolse le aule, i dormitori, la mensa, le sale di ricreazione degli allievi, i comandi di corso, le prime installazioni per le esercitazioni pratiche. Il piccolo piazzale trapezoidale divenne zona di esercitazioni militari e sportive e di respiro, fu creato il corpo di guardia e l'infermeria; la tenacia del personale, incrementato con nuovi elementi e lo spirito di adattamento degli allievi, fecero il resto.
Le difficoltà comunque rimasero enormi e in primo piano i problemi del vestiario e del vitto. L'uniforme degli allievi fu inizialmente confezionata col panno grigio-azzurro in uso per la truppa e non fu possibile dotare gli allievi dello spadino; difficile l'approvvigionamento della biancheria e degli altri capi di corredo. Per il vitto gli allievi potevano fruire esclusivamente di una razione alleata a base di scatolette, comunque scadente per qualità e quantità. Negli alloggi gli allievi vennero sistemati in brande biposto, in uso per militari di truppa. A Nisida si era praticamente ricominciato da zero, ma al termine dell'anno accademico si erano fatti progressi enormi, nonostante i disagi e l'incertezza sul futuro dell'Aeronautica. Fu un lavoro immane, sorretto forse solo dalla fede della ripresa e dalla ansia della ricostruzione. Gli allievi di quel periodo chiamarono, a ragione, il T.Col. Paolo Salvadori fondatore della nuova Accademia Aeronautica.
A Nisida ritornarono in vita le vecchie tradizioni accademiche e con esse quelle cerimonie annuali che segnavano le tappe della vita di ciascun corso. Fra queste la più importante rimase quella del “giuramento e battesimo”.
Battesimo e giuramento, a Nisida, inizialmente avevano avuto luogo separatamente.
I corsi Centauro II e Drago II, infatti, prestarono giuramento il 16 febbraio 1947, mentre la cerimonia del battesimo, per ambedue i corsi, ebbe luogo il 4 aprile 1948.