Giordano Chierighini 1-8-1907 30-6-1942
L'occasione mi è particolarmente gradita, per poter salutare i miei amati Centauri di ogni tempo passato e futuro.
Mi presento fieramente, sono Giordano Chierighini e sono nato a Verona da Edmondo, per tutti Edmo, di professione meccanico e da Gemma. La mia infanzia l'ho trascorsa tra Verona e Trento, dove mi sono diplomato all'Istituto Tecnico “Leonardo Da Vinci” nella sezione fisico-matematica. Forse è stato proprio il genio di Leonardo Da Vinci ad ispirarmi la passione per il volo e l'audacia delle imprese impossibili, tant'è che nel 1925 ho partecipato al Concorso per l'ammissione all'Accademia Aeronautica con il Corso Centauro (per voi: primo) risultando 6° su 36 concorrenti. Ho frequentato l'Accademia con buoni risultati, anche se non potevo definirmi un esempio per senso di disciplina e forma militare; comunque dimostravo una grande voglia di imparare e negli studi mi applicavo con successo. Una volta assegnato alla scuola di volo come allievo pilota mi sono subito distinto. Per me il volo è stata una vera passione, un amore sbocciato tra l'odore acre del carburante e l'infinito senso di libertà che provavo nel disegnare con l'aeroplano (Ba.9 da addestramento) traiettorie mirabolanti nel cielo. In quel bellissimo periodo pian piano imparavo a pilotare sotto l'occhio attento degli istruttori e con animo felice ho assorbito con entusiasmo tutti i loro insegnamenti, conseguendo rapidamente il Brevetto di Pilota Militare, due giorni prima di Natale, nel 1929. Subito dopo sono stato assegnato al mio primo reparto di volo, il 30° Stormo Bombardamento. Iniziai la mia vita operativa con il velivolo S.59 Bis, il primo dei miei sedici tipi diversi di velivoli su cui sono stato abilitato e su cui sono stato nominato anche istruttore di volo; l'ultimo velivolo sarà, ahimè, il Cr-42.
Nel febbraio del 1935 sono stato trasferito al 7° Stormo Bombardamento: lì sono stato abilitato sul Cr.20 e le mie doti di pilota, pian piano, iniziarono a farsi notare. In quel periodo anche la mia vita sentimentale prendeva il volo. Dopo aver ricevuto dalle superiori autorità il necessario atto di assentimento al matrimonio, mi sono sposato il 28 Novembre 1935 con Letizia, una bellissima ragazza che abitava nel mio quartiere a Verona, che però avevo incontrato a Trento, dove lei era nata e ci eravamo conosciuti nel periodo dei miei studi per il diploma, ospite dei miei parenti. Dopo il matrimonio Letizia mi ha seguito nei numerosi trasferimenti di sede, ma la nostra residenza principale è sempre rimasta Milano, dove sono nati i nostri due figli, Marcello e Maurizio.
La mia carriera procedeva regolarmente, e divenni ben presto un bravo e talentuoso pilota, apprezzato da tutti i miei colleghi. Mi sono perciò sentito in dovere di rispondere subito alla richiesta di partecipazione alla campagna di Spagna, e fui tra i primissimi a partire per la Missione Speciale Oltre Mare, dove mi distinsi per abilità, coraggio e generosità. Tali doti furono molto apprezzate dai miei superiori e per questo sono stato promosso a Maggiore per meriti di guerra il 24 Agosto 1937. Non solo, sono stato anche decorato con la Medaglia d'Argento al Valor Militare e la Forza Aerea spagnola mi ha tributato una Croce di Guerra e due Medaglie di Partecipazione per il prezioso contributo fornito alle operazioni militari in Spagna.