Ugo Vicenzi
11-10-1906 2-04-1981
Carissimi aeronauti delle nuove generazioni “impennate nel segno del Centauro”, vi porgo il mio benvenuto in questa grande squadra. Oggi vi racconterò la mia storia, con l'augurio che la vostra possa essere ancora più esaltante e piena di soddisfazioni. Sono nato a Guardasone, una frazione di Traversetolo in provincia di Parma l'11 Ottobre 1906, figlio di Giuseppe e Ida.
Subito dopo aver conseguito la maturità classica presso il liceo ginnasio Romagnosi di Parma, il 5 Novembre 1925 sono entrato nella Regia Accademia Aeronautica, allora a Livorno presso i “cugini” della Regia Marina. Nel 1926 ci siamo trasferiti presso la reggia di Caserta e l'anno successivo, il 1 Ottobre 1927, sono stato nominato Aspirante. In quei giorni ero a Roma, per conseguire il brevetto di Osservatore dall'aeroplano, presso l'aeroporto di Centocelle. Ho finalmente indossato i gradi da Sottotenente il 28 Giugno 1928. Promosso Tenente il 1 Aprile 1929, ho conseguito il mio brevetto di pilota d'aeroplano l'11 Luglio di quell'anno su biplano Breda A-9, per poi essere subito trasferito alla Scuola Caccia di Ghedi, presso cui ho conseguito il 7 Settembre 1929 il brevetto di Pilota Militare, su biplano Fiat Cr-1.
Sono quindi stato assegnato al 1° Stormo Caccia Terrestre di Udine-Campoformido, dove sono giunto il 10 Ottobre 1929. Un reparto assai prestigioso, specializzato nel volo acrobatico e nel volo in formazione, all'epoca guidato dal T.Col. Rino Corso Fougier che aveva fama di reclutare per il proprio reparto i migliori piloti, una volta terminate le scuole di volo. Ero davvero molto orgoglioso di far parte di quella compagine leggendaria che l'8 Giugno del 1930, in occasione della 1^ Giornata dell'Ala, sui cieli di Roma consacrò il proprio valore acrobatico e conseguentemente diede vita ad una pattuglia specializzata che avrebbe strabiliato le genti d'Europa.
Purtroppo il 23 Luglio 1930, durante una esercitazione di paracadutismo, ho subito un serio incidente con evidenti lesioni al piede destro, che mi hanno fermato per circa due mesi, e una frattura vertebrale non immediatamente individuata, che nel tempo avrebbe compromesso la mia salute.
Ho comunque ripreso la mia attività di volo, conseguendo l'abilitazione sul biplano Cr-20, e proseguendo la mia carriera in seno alla 73^ Squadriglia che, nell'estate del 1931, è stata reinquadrata nel IX Gruppo del costituendo 4° Stormo Caccia Terrestre. In quel contesto sono stato trasferito sull'aeroporto di Merna (Gorizia) ove sono giunto il 17 Ottobre.
Nel gennaio del 1932, in previsione della partecipazione alla 2^ Giornata dell'Ala a cui il Reparto avrebbe partecipato con il proprio X Gruppo, i piloti dello Stormo sono stati riassegnati ed io sono quindi diventato Comandante della 91^ Squadriglia del X Gruppo. Nel corso delle attività propedeutiche a tale partecipazione abbiamo registrato diversi incidenti. In particolare, il 5 Febbraio 1932, nel cielo di Lucinico, sono entrato in collisione con il mio gregario destro: il timone di profondità del mio velivolo è rimasto bloccato ma sono comunque riuscito ad atterrare in un campo, evitando danni maggiori: per la circostanza sono stato decorato con medaglia di Bronzo al Valor Aeronautico.
Il 1932 è stato un anno di grande lavoro, con qualche dispiacere ma anche tante soddisfazioni. La mia attività nei ranghi del 4° Stormo si è conclusa ad inizio Novembre, quando sono stato trasferito alla Regia Accademia Aeronautica, a Caserta, ed assegnato allo staff di inquadramento del Corso Leone per assumere l'incarico di Istruttore Professionale ai Corsi Regolari Superiori e d'Integrazione per l'anno accademico 1932/33. Ho anche conseguito l'abilitazione sul biplano Ba-25. Confesso che lontano dal reparto di volo non ho vissuto con grande entusiasmo quella nuova esperienza accademica…
Il 1 Aprile 1933 sono stato trasferito al 14° Stormo da Bombardamento Diurno, a Ferrara, per essere poco dopo promosso, il 19 Aprile, al grado di Capitano. sono stato abilitato sul biplano Br-3 e nell'estate successiva, assieme al mio paricorso Armando François, ho partecipato, pilotando un Caproni Ps-1, all'ultima edizione del “Challenge International de Tourisme 1934” svoltosi a Varsavia.
Nello stesso anno mi sono sposato con Antonietta. Fra la primavera e l'estate del 1935, nell'ambito dell'aggiornamento velivoli del reparto, sono stato abilitato sui velivoli Ca-102 e Ca-133.
Sono stato decorato con la Croce di Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia il 27 ottobre 1935 e subito dopo sono partito al seguito del reparto, ora ridenominato “14° Stormo da Bombardamento esigenze Africa Orientale”, per l'Eritrea: mi sono imbarcato a Napoli il 7 Dicembre e sono giunto a Massaua il 16 Dicembre.
In Africa Orientale ho svolto fino al 18 Settembre 1936 un'intensa attività operativa, per la quale sono stato decorato due volte con Medaglia d'Argento al Valor Militare sul campo, una Medaglia di Bronzo al Valor Militare, una Croce al Merito di guerra per le operazioni in Africa Orientale Italiana. Successivamente sono stato trasferito al Comando Superiore Aeronautica A.O.I.: ancora una volta, con qualche dispiacere, lontano dal reparto di volo…
La nuova esperienza di ufficio, durante la quale la mia famiglia ha registrato la nascita di nostra figlia Barbara, si è protratta fino al 7 Maggio 1938, quando sono ripartito da Massaua per rientrare in Italia, trasferito al 35° Stormo da Bombardamento Marittimo con sede a Brindisi. Mi sono presentato al nuovo reparto il 16 maggio 1938 e dopo aver conseguito l'abilitazione sull'idrovolante Cant Z-506/B ho assunto il comando della 230^ Squadriglia il successivo 15 Agosto. Il 16 luglio del 1939, dopo aver nel frattempo frequentato il 4° Corso Normale presso la nuova Scuola di Guerra Aerea di Firenze ed essere stato promosso Maggiore, sono stato trasferito al Comando della 2^ Squadra Aerea presso l'aeroporto di Padova.
Mentre la Germania si avviava ad innescare il Secondo Conflitto Mondiale, io conseguivo l'abilitazione sul velivolo Ca-310.
Il 15 Aprile 1940 sono stato decorato con la Medaglia di benemerenza per volontari per operazioni militari in africa Orientale e subito dopo, in data 1 Maggio 1940, sono stato trasferito al 36° Stormo da Bombardamento Terrestre, basato a Trapani-Castelvetrano, dove ho assunto il comando del CIX Gruppo, equipaggiato con velivoli S-79. vi sono rimasto solo due mesi, durante i quali anche il nostro Paese è entrato ufficialmente nel conflitto: è stato un periodo intenso e per l'attività bellica svolta mi è stata conferita un'altra Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nel frattempo ho purtroppo scoperto di soffrire di una doppia ulcera duodenale.
Dopo un periodo in licenza di convalescenza sono stato trasferito allo Stato Maggiore della Regia Aeronautica, per lavorare nell'ambito della Divisione Operazioni. Sono stato promosso al grado di Tenente Colonnello il 16 Dicembre 1941 e nominato Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia il 27 Giugno 1942.
Il 30 luglio 1942 sono stato assegnato al IV Reparto Studi dello Stato Maggiore della Regia Aeronautica nella sede di Campagna, vicino a Zagarolo, dove l'armistizio dell'8 settembre 1943 mi colse mentre stavo interrompendo il servizio per fruire di una lunga licenza di convalescenza: sarei dovuto rientrare nel febbraio 1944, ma a causa della situazione incerta ancora esistente nella Capitale, mi sono effettivamente ripresentato al Comando Nucleo 3^ Z.A.T. in data 19 Giugno 1944.
L'11 Settembre 1944 sono stato dunque trasferito all'aeroporto di Lecce-Galatina per assumere il Comando dello Stormo Notturno - nuova denominazione del 2° Stormo Bombardamento Terrestre - che ho mantenuto fino al 15 marzo 1945. Nell'immediato dopoguerra ho lavorato presso il Comando Nucleo 3^ Z.A.T. e al Comando Nucleo 2^ Z.A.T. con incarichi di Comandante di Presidio, inizialmente a Treviso e poi a Bolzano.
Nel frattempo, il 30 Giugno 1946, sono stato promosso a Colonnello.
Nell'Ottobre 1948 ho iniziato ad insegnare Applicazioni Geografiche Aeronautiche presso la Scuola di Guerra Aerea e Scuola di Applicazione A.M. a Firenze, a cui sono stato trasferito nel Dicembre 1948; ho quindi assunto anche la docenza della materia di Arte Militare Aerea e sono rimasto a Firenze fino al Marzo del 1951. Nel frattempo sono stato abilitato sul velivolo L-5, allorchè i miei problemi di salute mi hanno nuovamente costretto ad interrompere il servizio.
Al rientro, nel settembre dello stesso anno, sono stato assegnato inizialmente alla 1^ Z.A.T. a Milano, e quindi al Centro Addestramento al Volo di Linate. Dal 1 Ottobre al 30 Aprile 1952 ho frequentato il Centro di Alti Studi Militari e quindi sono stato inviato a Parigi con l'incarico di Assistant Deputy Liason Officer presso lo Standing Group. Il 1 Dicembre 1952 sono stato nuovamente trasferito allo Stato Maggiore A.M. a Roma.
Il 2 Giugno 1953 sono stato nominato Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana e, dopo aver eseguito la ripresa al pilotaggio sul velivolo C-45 presso la Scuola di addestramento T.A.A. di Frosinone, sono stato trasferito all'aeroporto di Capodichino Sud per prestare servizio presso il Comando delle Forze Alleate del Sud Europa, dal settembre 1953 al maggio 1954, periodo in cui sono stato abilitato anche sul velivolo G-46.
Nel 1955 il mio stato di salute è degradato significativamente, costringendomi a lunghi periodi di aspettativa per infermità ed alla conseguente mia iscrizione nel Ruolo d'Onore, avvenuta nel 1960, nel grado di Gen.B.A.; mi sono intanto ritirato con la mia famiglia a Bedonia (PR).
Il 1 Gennaio 1963 sono stato promosso a Gen.D.A. ed infine a Gen.S.A. il 13 Dicembre 1967.
Sono stato un giovanotto molto sportivo - e, mi dicevano, elegante - che ha trovato nel volo la propria dimensione e la propria passione. Ho visto nascere la Regia Aeronautica e ne ho vissuto in prima persona, insieme a tanti veri e propri eroici pionieri, molti dei quali ci hanno lasciato troppo presto, la sua impetuosa ascesa e crescita. Ho conosciuto anche la guerra, la sconfitta e la rinascita di una Nazione.
Ho sempre molto amato la nostra Forza Armata, cui sono molto riconoscente per tutte le esperienze, spesso entusismanti, che mi ha permesso di vivere… Vi invito ora a fare altrettanto anche voi che, grazie al notevole progresso tecnologico del mondo aeronautico, potete oggi aspirare a raggiungere e addirittura superare limiti che io, assieme ai colleghi che entrarono con me in Accademia, non potevano neppure immaginare; insieme a loro anche io vi seguirò sempre con orgoglio… e anche con un pizzico di invidia!
Abbiate fiducia ed una buona vita! Alla Vostra corsa…