Siai S.59
Nel 1925, Marchetti progettò il successore dell’S.16, l’S.59, che ne riprendeva interamente le linee ma incorporava i progressi realizzati nella costruzione degli scafi e negli equipaggiamenti.
L’S.59 era un idrovolante a scafo centrale monogradino, biplano a 4 montanti, con alettoni solo sull'ala inferiore, bi-triposto armato con una-due mitragliatrici in torretta prodiera e bombe.
Il motore era un Lorraine-Dietrich da 400 CV (il prototipo aveva un Rolls-Royce da 360 CV) nella classica disposizione con elica propulsiva. L’S.59 fu messo in produzione e ne furono consegnati all’Aeronautica una quarantina. Alla metà del 1927 ne esistevano in servizio 39 presso due squadriglie della Ricognizione Marittima. Il velivolo si segnalò subito come uno dei migliori idrovolanti da ricognizione: nel 1926 si attribuì il primato mondiale di quota con carico di 500 Kg., e poco più tardi effettuó un bel volo da Vigna di Valle ad Atene; nel 1929 partecipó alla Crociera nel Mediterraneo Orientale.
Nel frattempo (1927) era nata la versione bis con motore Isotta-Fraschini "Asso” da 500 CV. Nel 1929 fu deciso di standardizzare tutti i Reparti da Ricognizione Marittima con lo S.59 bis, l'aereo venne anche esportato in vari Paesi.
L’S.59 bis fu prodotto in grandissime quantità (222 esemplari), non solo dalla SIAI ma anche dai Cantieri Navali Triestini e dalla Macchi.
L’S.59 bis rimase in servizio fino al 1937 nelle squadriglie operative e fino allo scoppio della guerra nelle scuole, e nel ruolo di addestratore ebbe un buon successo.
Caratteristiche fondamentali dell'S.59 (tra parentesi i dati relativi alla versione S.59 bis): apertura alare 15,50 m.; lunghezza 10,36 m.; altezza 3,50 m.; superficie alare 60 mq; peso a vuoto 1825 (1950) Kg.; peso totale 2625 (2950) kg.; velocità max. 190 (200) Km/h.; autonomia 5 h.; tangenza 5200 (4550) m.