Fiat G.212

Monoplano ad ala bassa a sbalzo, trimotore, da trasporto e scuola di osservazione e fotografia aerea.
Il G. 212 oltre ad essere stato l'ultimo grosso velivolo costruito dalla Fiat, rappresenta anche il canto del cigno della formula trimotore, che proprio in Italia aveva avuto le sue maggiori affermazioni. Di costruzione interamente metallica, tranne le parti mobili rivestite in tela, venne realizzato in serie dal '47 al '49 sia come trasporto militare che come velivolo civile. Il tipo commerciale comprendeva due versioni, la CP "Monterosa" per il trasporto passeggeri e la TP "Monviso" per il trasporto merci o misto, ed era dotato di tre motori Pratt & Whitney R-1830 in varie versioni da 1.075 a 1.215 CV.
Il prototipo del G.212, con motorizzazione Alfa Romeo 128 da 860 CV, prestò servizio dal 1947 con gli Stormi di trasporto fino al 1954 (versione CA).
Per l'impiego militare venne anche realizzata la versione AV, "Aula Volante", con cupolina astronomica sul tettuccio della fusoliera, gondola ventrale per esercitazioni di puntamento, osservazione e aerofotografia, e speciali attrezzature radioelettriche per l'addestramento alla navigazione degli allievi piloti dell'Accademia Aeronautica.
L’ultimo G.212 in linea fu radiato nel 1959 ed è esposto presso il MUSAM di Vigna di Valle (RM).
Caratteristiche fondamentali: apertura alare 29,3 m.; superficie alare 116,60 mq; lunghezza 23,05 m.; altezza 6,5 m.; peso a vuoto 11200 kg.; peso totale 18000 kg.; velocità max 380 km/h.; autonomia 3000 km; quota di tangenza 8000 m.
 

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foto 20 g212