Ercole Savi 18-5-1908 22-4-1990
Buongiorno cari Centauri, sono Ercole Savi.
Sono nato a La Spezia il 18 maggio 1908, era un lunedì, il Re era Vittorio Emanuele III e il Primo Ministro Giolitti. Durante gli anni della mia giovinezza ci fu un gran fermento tecnologico, in particolare per tutto ciò’ che riguardava motori, velocità ed aeroplani. Non era possibile non esserne influenzati. Perciò, dopo il conseguimento del diploma presso l’Istituto Tecnico Branca di Pesaro, il 4 novembre 1925 mi arruolai nella Regia Accademia Aeronautica, con il Corso Centauro. La sede era a Livorno, presso la Regia Accademia Navale e nel 1926 fummo trasferiti a Caserta. Il primo degli innumerevoli trasferimenti che segnò la nostra carriera.
Nel 1927 arrivò la qualifica di Osservatore di Aeroplano e nel 1928 il giuramento al Re. Il 26 ottobre 1928, durante un volo addestrativo a Capua, un incidente di volo mi causò una ferita al mento. Un primo avvertimento del fatto che, nonostante gli aerei fossero sempre più complessi e moderni, il volo era ancora un'attività’ molto pericolosa. Molti colleghi e amici persero la vita durante missioni addestrative ed imparammo presto a prendere l'attività di volo molto seriamente.
Terminato il periodo in Accademia, da cui uscii con il quarto posto in graduatoria, ci avviammo alle scuole di volo. Conseguì il Brevetto di Pilota di Aeroplano il 17 luglio del 1929 e quello di Pilota Militare il 23 dicembre, a Parma.
Venni assegnato all’Aeronautica Alto Tirreno a La Spezia: questa sede, oltre ad essere la mia casa, era anche un centro importante per tutte le attività marittime ed aeronautiche. L’idrovolante non ha bisogno di piste preparate, il mare circonda il nostro Paese e laghi e fiumi non mancano. Tutto ciò lo rendeva una macchina ideale e versatile. La nostra industria, inoltre, era all’avanguardia nella costruzione di questo tipo di velivoli. Essere assegnato ad unità che lo utilizzavano era prestigioso ed entusiasmante.
Nel maggio del 1930 avvenne un altro incidente, un’emergenza come direste voi, durante un volo come osservatore. I fumi prodotti dal velivolo durante “un’esercitazione nebbiogena” stavano soffocando l’equipaggio e sembrava che il lancio con il paracadute fosse l’unica soluzione. Decisi di tentare il tutto per tutto e feci una riparazione di fortuna, salvando così il materiale (si diceva cosi) e l’equipaggio. Mi diedero una Medaglia di Bronzo al Valore Aeronautico.
Nel 1933 fui trasferito alla Scuola di Navigazione Aerea di Alto Mare ad Orbetello. Un prestigiosissimo reparto che accoglieva il personale di punta proveniente dalle unità che volavano sugli idrovolanti. Questo fu un momento entusiasmante della carriera perché mi consentì di essere scelto insieme a Ernesto, Mario ed Edoardo per partecipare alla Crociera Aerea del Decennale. Non serve che vi dica cosa rappresentò quell’evento che ancora oggi ha dell’incredibile, uno degli eventi più celebrati della nostra storia aeronautica. Con 25 idrovolanti S.55X abbiamo volato dall’Italia a Chicago e ritorno. L’accoglienza negli Stati Uniti fu trionfale. Le difficoltà nella sua realizzazione furono superate grazie alla preparazione e al coraggio degli equipaggi, e all’affidabilità delle macchine. Questa impresa valse una medaglia d’Oro al Valore Aeronautico a tutti i piloti partecipanti.
Nel 1933 venni assegnato allo Stormo Sperimentale da bombardamento marittimo, a Cadimare. Nel 1934 venni promosso Capitano e trasferito a Caserta, presso l’Accademia Aeronautica.
Finito il mio periodo da Ufficiale d’Inquadramento fui trasferito a Poggio Renatico al 30° Stormo Bombardamento dotato di S.81 Pipistrello, velocissimo bombardiere all’avanguardia. Da lì in poi i miei spostamenti furono continui e difficili da seguire, con frequenti cambiamenti di reparti e sedi. Nel 1936 ero al neocostituito 32° Stormo a Cagliari. Finalmente, il 3 aprile del 1937, sposo a La Spezia Elsa. Un anno dopo, il 10 marzo 1938, nacque Giuliana.
Nel frattempo, si susseguirono manovre e manifestazioni aeree che mi valsero citazioni ed encomi.
L'anzianità e gli anni di servizio portano incarichi di comando e così, nel 1938, nella nuovissima sede di Firenze, frequentai la Scuola di Guerra Aerea. Dopo un breve periodo ad Elmas, fui assegnato allo Stato Maggiore e promosso Maggiore. Con questo grado vidi l’inizio delle ostilità. A settembre del 1940 ero a Brindisi come Comandante del 42° Gruppo Autonomo. Partecipai a numerose missioni di guerra nel mediterraneo, partendo da Trapani, per la difesa dei nostri convogli navali e svolsi attacchi con i siluri, sull'S.79. In una di queste missioni venni ferito e ricoverato in ospedale a Trapani, e dopo una breve convalescenza rientrai al Reparto. L'attività bellica porta a sempre nuove sfide e si devono costantemente acquisire nuove capacità per fronteggiare il nemico; diventai così istruttore di volo senza visibilità. Nel 1941 un’altra ferita al volto e la promozione a Tenente Colonnello. Divenni Comandante del 33° Gruppo Autonomo Bombardamento del 9 Stormo. Partecipai alle missioni di bombardamento su Malta, ricevendo una Medaglia d’Argento al Valor Militare. Un’altra arriverà nel 1942, per le azioni di guerra sulla Grecia e il Mediterraneo orientale.
L’8 settembre 1943 l`armistizio mi colse mentre ero Comandante della Scuola di Osservazione Aerea Marittima ad Orbetello. Fummo allo sbando, per cui mi unii a delle unità partigiane. Nel 1944 tornai in Aeronautica al Comando 3 ZAT, fino alla cessazione delle ostilità.
Nel 1946 diventai Colonnello e nel 1947 giurai fedeltà alla neonata Repubblica Italiana.
Il grado, l'anzianità e l’esperienza mi posero in prima fila per la riorganizzazione dell'Aeronautica Militare e per coprire incarichi di responsabilità. Venni promosso fino al grado di Generale di Squadra ricoprendo innumerevoli incarichi: Ispettore dell’Ufficio dell’Aviazione di Marina, Capo della Direzione Generale Armi e Munizioni, Capo del Comitato Razzi e Missili, Ispettore delle Telecomunicazioni e Assistenza al Volo. Infine, Comandante della 5^ ATAF e Comandante della 1^ Regione Aerea. La mia carriera terminò con l’assegnazione al Consiglio superiore delle Forze Armate. I miei molti impegni non mi impedirono di partecipare molto volentieri, oltre ai rari raduni del nostro Corso, al giuramento del Corso Centauro III ed al contestuale raduno Corsi Centauro nel 1965, nonchè al giuramento del Corso Centauro IV nel 1984.
Non feci di certo la comoda vita del pensionato. Non ero abituato a blandi ritmi. Già nel 1968 fui tra i soci fondatori dell`Associazione Trasvolatori Atlantici, che ho avuto anche onore di presiedere. Questo al solo scopo di mantenere vivo il ricordo di un passato che ha cambiato la storia e di sostenere tutte le attività socio culturali volte a rendere pubblico un patrimonio storico aeronautico in continuo divenire.
Nel luglio del 1990 chiusi le ali a Roma, unendomi a chi del Corso mi aveva preceduto.
Questo è brevemente ciò che mi è successo durante una carriera lunga e piena di eventi. La mia generazione ha visto cose incredibili, pensate che ho iniziato a volare su un Ba.9, ho volato con l'S.55, l’S.79, il Baltimore, ho finito con il G.59 e il F.51. In totale ho conseguito trentuno abilitazioni. Sono tornato a casa vivo da mia moglie Elsa e mia figlia Giuliana, che hanno vissuto anni di incertezze e paure durante il conflitto e mi hanno sempre sostenuto durante quei momenti difficili. Tutto questo grazie ad una buona dose di fortuna, che in guerra è di grande aiuto, ma soprattutto grazie a coraggio, professionalità e preparazione fuori dal comune. Alla fine della guerra avrei potuto rilassarmi e dedicarmi ad altro, in fondo avevo dato tantissimo alla Patria e alla Forza Armata. Invece mi sono rimboccato le maniche e, assieme ai sopravvissuti di una guerra combattuta in costante stato di inferiorità, mi sono dedicato a ricostruire l’Aeronautica Militare e a farla diventare moderna; l’esperienza mi ha aiutato ad evitare gli errori passati e a farla migliorarla. La mia è stata una meravigliosa avventura, il testimone ora lo passo a voi.
Medaglie ed encomi:
1 Medaglia d’Oro al V. A.
1 Medaglia di Bronzo al V. A.
2 Medaglie d’Argento al V.M.
2 Medaglie di Bronzo al V.M.
1 Distintivo di Ferita di Guerra
1 Croce al Merito di Guerra
4 Encomi.