Ansaldo A.300-4


Aeroplano biposto da ricognizione a cellula biplana, elica trattiva, monomotore. L’Ansaldo A.300 fu collaudato nel 1918 e probabilmente prese il nome dalla potenza del suo motore: un Fiat A.12 bis da 300 CV derivato da precedenti analoghi tipi “A.2” e “А.3”.  
Il primo contratto militare italiano fu firmato il 20 ottobre del 1922 e prevedeva la consegna di 12 esemplari nella versione A.300/4. Pur mantenendo la struttura dei modelli precedenti, si distingueva per la superficie alare ridotta con alettoni sui soli piani inferiori. Inoltre, montava una mitragliatrice Lewis nell’abitacolo posteriore.
Venne prescelto nel programma di ricostituzione delle nostre forze aeree con In formazione della Regia Aeronautica in Arma indipendente; in effetti ne furono costruiti circa 700 esemplari i quali furono impiegati nei reparti di ricognizione e nelle scuole di volo.
Il 1° luglio del 1927 esistevano 401 A.300, sei dei quali erano in carico alla 37ª squadriglia di Tobruk.
Gli A.300 furono sostituiti con il Ro.1 nel corso del 1931.
Caratteristiche fondamentali: apertura alare 11,24 m.; superficie alare 36,60 mq; lunghezza 8,75 m.; altezza 2,97 m.; peso a vuoto 1200 kg; peso totale 1700 kg; velocità massima 200 km/h; autonomia 3,30 h.; quota di tangenza 6500 m.

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fig 20 ansaldo a300-4